La delicata questione sui rimborsi per i voli cancellati per Coronavirus e l’intervista rilasciata a Sabrina Trombetti di The Envoy
Vi riproponiamo di seguito l’intervista del Presidente di AssoTutelati, l’associazione a tutela dei diritti dei consumatori che con il progetto “Viaggiatori Tutelati” supporta gratuitamente tutti i passeggeri dei voli aerei, al giornale “The Envoy” sui recenti sviluppi relativi ai rimborsi delle tratte cancellate per Covid-19.
Potete trovare l’intervista pubblicata anche sul sito www.theenvoy.eu
L’emergenza Coronavirus ha bloccato totalmente gli spostamenti nazionali ed internazionali: quali sono le prime e più evidenti conseguenze sul settore dei trasporti aerei?
In questo periodo di grande incertezza il decreto Cura Italia ha scatenato una vera e propria guerra tra le compagnie aeree e le associazioni di consumatori, come la nostra, a difesa dei passeggeri.
Il motivo è contenuto in poche righe, nel decreto “Cura Italia”, che prevedono la possibilità per le compagnie aeree di rimborsare, a loro scelta, i passeggeri dei voli cancellati causa Coronavirus con rimborso o con voucher valido 12 mesi. Ovviamente quasi tutte le compagnie stanno proponendo, per questo motivo, il rimborso mediante un voucher valido per 12 mesi. Questa disposizione è assolutamente illegittima e in contrasto con il regolamento europeo 261 del 2004.
In concreto, cosa prevede questo regolamento?
Il Regolamento Europeo 261 del 2004 è stato redatto per tutelare tutti i passeggeri che hanno subito dei disagi a causa della cancellazione o del ritardo del proprio volo prevedendo risarcimento fino a 600 euro (nel caso di cancellazione per Coronavirus, però, non è possibile ottenere il risarcimento poiché causa di forza maggiore) e risarcimenti superiori per la perdita o danneggiamento del proprio bagaglio nonché il rimborso di tutte le spese che hanno comportato questi disagi ad esempio pagamento di cibo, bevande o alberghi (l’importante è che siano tutte riscontrabili da scontrini o ricevute).
Inoltre, e questa è la parte che più ci interessa in questo momento, per la cancellazione del volo il Regolamento Europeo prevede il rimborso del prezzo pieno del biglietto in denaro o in Voucher e la scelta tra questi due metodi deve essere sempre del passeggero.
Tra le due norme, una europea e una nazionale, nettamente in contrasto tra loro, quale a vostro avviso bisogna seguire?
Esattamente. In questo caso la normativa da applicare è molto chiara. Il regolamento europeo, e questo per due motivi.
Il primo è relativo al fatto che il nostro paese, essendo membro dell’Unione Europea, deve sottostare a determinate regole e tra queste ci sono, obbligatoriamente, il rispetto della normativa Europea e quindi dei regolamenti che tra l’altro sono le norme più importanti.
Il secondo invece è contenuto nella nostra Costituzione che prevede all’articolo 117 il recepimento da parte dell’ordinamento giuridico italiano delle normative europee e, nel caso di contrasto tra normativa italiana ed europea, il giudice dovrà sempre disapplicare la normativa italiana ed applicare quella Europea.
Quale è la posizione che avete scelto come Viaggiatori Tutelati?
Sin dal primo volo cancellato ed a seguito dell’emissione dei voucher da parte delle compagnie aeree abbiamo sempre supportato gratuitamente i passeggeri nella richiesta di rimborso in denaro dei propri biglietti avviando in diversi casi procedure giudiziarie contro le compagnie stesse. Questa è la nostra filosofia, anche per la richiesta di risarcimento di cui vi parlavo poco fa, tutelare il passeggero gratuitamente come AssoTutelati che al suo interno ha creato il dipartimento Viaggiatori Tutelati.
Abbiamo avviato anche diverse campagne di raccolta firme per una petizione, pubblicata sul sito chance.org, rivolta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che sollevava questo grave problema creatosi con la trasformazione in legge del decreto Cura Italia.
Abbiamo inviato anche molte lettere ai nostri rappresentanti nel parlamento europeo per denunciare questo contrasto tra norme.
Quali sono i risultati più concreti delle vostre battaglie a tutela dei diritti dei consumatori ?
Devo dire abbastanza bene. Ad oggi l’unione Europea ha inviato una lettera formale al nostro paese chiedendo spiegazioni a riguardo e ordinando di adeguarsi al regolamento europeo 261 del 2004 mentre l’Antitrust ha chiarito che solo i passeggeri possono scegliere tra il rimborso in denaro del biglietto e l’emissione del Voucher.
Noi continueremo per la nostra strada tutelando gratuitamente i passeggeri vittime di questi disagi difendendoli come Associazione a tutela dei diritti dei consumatori in qualsiasi sede necessaria.